VOCI PER VICO 2018 - 15 LUGLIO/4 AGOSTO - VICO DEL GARGANO INSERTO steso

 Perché un Festival? Quando si parla di Gargano, il pensiero corre a Rodi, Peschici, Vieste, Mattinata. Eppure nel Gargano c’è un paese, Vico, che tra tutti è di gran lunga il più affascinante. La magia di Vico sta proprio nello stato di semi-abbandono del suo centro storico: come in un villaggio incantato fermato nel tempo da un sortilegio, le architetture tradizionali devono la loro – seppur precaria – permanenza proprio allo svuotamento del borgo, all’emigrazione. È solo così che Vico ha preservato la sua identità unica, tanto da farla entrare nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Tanta storia, tanta bellezza ignorata, che non merita un destino così. È per questo che prende vita nel 2017 il progetto Voci per Vico, un festival che ha l’ambizioso obbiettivo di riportare la bellezza nel centro storico, ripopolando le piazzette con concerti, balletti di danza contemporanea e letture di poesia; riportando i bambini in strada con il teatro dei burattini; ambientando spettacoli di prosa nel cortile di un palazzo non tanto vecchio ma ormai così cadente da sembrare anch’esso vecchio di secoli; suonando un pianoforte a coda in un chiostro che è stato uno dei primi cimiteri dell’epoca napoleonica… e molto ancora. Reinventare insomma un centro storico migliore, non solo per i suoi cittadini, ma anche per un turismo migliore: fatto di cultura, arte, bellezza.15 LUGLIO ore 21.30 Chiostro di San Pietro VOCI PER VICO Requiem Op. 48 per Coro Con il Coro del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno diretto dal Maestro Giovanni Farina Voce recitante Valentino Virgilio Per inaugurare la seconda edizione del festival abbiamo voluto non una, ma ben 24 voci proprio per sottolineare l’aspetto corale, lo spirito di “grande famiglia” che idealmente vorrebbe avere Voci per Vico. Il Coro Ventidio Basso, coro stabile del festival lirico più celebre d’Italia, il Rossini Opera Festival di Pesaro, si esibisce nel Requiem di Gabriel Faurè. Poco conosciuto al grande pubblico, Fauré fu un compositore e organista francese della fine dell’Ottocento, la cui giovinezza fu funestata dalla perdita ravvicinata dei genitori – prima il padre e successivamente la madre – per la morte della quale il Requiem venne da lui pensato e scritto di getto. L’opera 48, il Requiem, è certamente la più nota di tutta la sua produzione; ciononostante (e ingiustamente poiché di incontestabile bellezza) forse non è veramente conosciuta dal pubblico, al di fuori della Francia. Per questo la proponiamo qui, a Vico, nella cornice di un luogo che certamente richiama il tema dell’opera: su questa altura, nel Settecento, sorgeva uno dei primi cimiteri extra moenia voluti da Napoleone.19, 25, 30 LUGLIO – 2 AGOSTO Inizio spettacoli: ore 19.30 – 19.45 – 20.00 – 20.15 – 20.30 – 20.45 – 21.00 – 21.15 – 21.30 – 21.45 – 22.00 – 22.15 – 22.30 – 22.45 – 23.00 Largo Castello – Trappeto Maratea IN DUE NEL TRAPPETO Monologo per 2 spettatori ispirato a un racconto di Edgar Allan Poe interpretato a rotazione da: Nicola Stabile, Roberto Martella, Barbara Massaroti, Rosanna Martella. Uno spettacolo particolare, un attore e due spettatori ogni 15 minuti per raccontare un dramma della gelosia che si consuma in un luogo insolito eppure estremamente familiare ad una piccola comunità che da sempre regge la sua economia sulla lavorazione delle olive: un frantoio. Uno spazio buio, umido, malsano che da queste parti si chiama ”trappeto”. L’interprete narra ai due spettatori la vicenda, della quale sono stati fatti due adattamenti leggermente diversi tra loro: uno è per un protagonista maschile, l’altro per una protagonista femminile, ma la storia è pressochè la medesima. In ogni serata sono previste 15 repliche, ciascuna tenuta a rotazione da un interprete diverso, della durata di un quarto d’ora circa ciascuna. E’ necessario perciò che gli spettatori che desiderano assistere alla recita si prenotino e attendano il loro turno all’ingresso del trappeto poichè lo stesso, per le serate del festival, sarà vincolato agli orari dello spettacolo. 20-21 LUGLIO ore 21.30 Palazzo della Bella CAMERA 8 Tratto dal romanzo di Helga Schneider La baracca dei tristi piaceri Compagnia Teatro per tutti Scenografia di Nicola Bruschi Regia e drammaturgia di Francesco Esposito. Pochi sanno che durante la Seconda Guerra il Reich edificò dei bordelli all’interno dei lager, con la scusa ignobile di voler evitare la diffusione dell’omosessualità tra i detenuti. Nel romanzo della Schneider la storia viene raccontata dall’anziana Frau Kiesel a Sveva, una giovane regista. La donna ha bisogno di lasciare un segno nella memoria, non vuole nascondere la verità, anzi lei vuole gridarla, affinché tutti sappiano. Non parla solo di se stessa, della sua esperienza nei campi di concentramento, ma anche di quello che hanno dovuto subire le altre donne, abusate dalle SS. Frau Kiesel rompe il silenzio e non nasconde più quello che per anni era stato taciuto, anche quando la guerra era ormai terminata e tutto sembrava ritornare alla normalità. Molte donne, a differenza sua, non trovando il coraggio di denunciare, preferirono dimenticare, reprimere il ricordo troppo doloroso da affrontare nella quotidianità, in quel che restava da vivere, del fantasma consumato di loro stesse. 22 LUGLIO ore 21.30 Chiostro di San Pietro NOTAS DE AMOR Recital per pianoforte e chitarra classica Luigi Caselli pianoforte Monica Paolini chitarra Valentino Virgilio voce recitante Videoproiezioni della Tattoo Artist Matilde Masi (thundermmonkey) “… t’amo come si amano certe cose oscure, segretamente, entro l’ombra e l’anima”. Prendendo spunto da queste parole di Pablo Neruda prende vita uno spettacolo di musica, parole e immagini dove due musicisti d’eccezione interpretano con passione e intensità, alternandosi uno all’altra, un repertorio di sonate di ispirazione soprattutto spagnola. Sebbene la musica spagnola sia spesso associata solo al flamenco, essa è invece così varia, da aver influenzato musicisti di altri paesi come Boccherini o Debussy e ai giorni nostri anche un jazzista come Miles Davis. Trait d’union dei vari brani proposti sarà la lettura di poesie illustrate dal vivo dai disegni di una giovanissima tattoo artist, proiettati sulla facciata della chiesa.24 LUGLIO ore 21.30 Largo Castello LA CENERENTOLA di Gioachino Rossini adattata per l’Opera dei Burattini da Gaia Zarlotto Con le voci dei Cantanti: Grazia Berardi soprano Nicola Cuocci tenore Nazario P. Gualano baritono Graziano De Pace basso. Anche quest’anno vogliamo proporre ai bambini una celebre opera in versione “ridotta” per avvicinarli, divertendosi, all’opera lirica, nostro insostituibile patrimonio culturale. Tutti conoscono molto bene la storia di Cenerentola, letta, narrata e vista al cinema. Però la stessa storia, nell’interpretazione rossiniana, presenta diverse differenze. Prima fra tutte, al posto della matrigna c’è un padre-padrone burbero, venale e manesco dal quale Cenerentola riuscirà a scappare andando in sposa al principe. Poi… manca la scarpetta! Nell’opera di Rossini al suo posto c’è un braccialetto, che a sua volta nella versione per i burattini ci siamo permessi di sostituire con una magica farfalla. Non mancano certo le odiose sorellastre e il principe innamorato con il suo servo fidato, ma al posto della fatina… c’è un amico misterioso dalle ali d’oro che si traveste da mendicante per spiare Cenerentola. Insomma… tutta un’altra storia! Accompagnati dalle voci dei cantanti che interpretano dal vivo i momenti musicali più belli, i burattini condurranno i bambini dentro una delle opere più divertenti di tutto il repertorio lirico italiano. 26 LUGLIO ore 21.30 Largo Terra LA MIA GUERRA Testimonianze raccolte da Isabella Damiani e Simona Nanni Interpretate da Stefano Consolini e Marco Marconi Regia e drammaturgia Omar Chiccheroni. Due testimonianze di chi la guerra l’ha vissuta in prima persona, raccolte dalle reciproche figlie dopo tanti anni di riserbo, perchè le esperienze dei loro padri non vengano cancellate dal tempo. Nel primo, il Compagno Fritz (nome di battaglia di Vincenzo Damiani, noto partigiano garibaldino di Vico) racconta un episodio della sua esperienza partigiana. Nel secondo, Renato Nanni racconta di come a 15 anni riuscì a scampare all’eccidio nazista di Marzabotto, dove furono trucidate quasi mille persone innocenti. 27 LUGLIO ore 21.30 – 22.30 Largo del Conte NA VÒCCH A RÒIS (FAGLI UN SORRISO) Voci e canzoni della nostra terra Con Nicola Angelicchio, Michela Di Perna, Silvia Graziano, Pietro Salcuni, Nicola Stabile, Maria Cilenti con il Duo Novembre e il Coro I uagnùncedd. Come ignorare la ricchezza linguistica di un dialetto che per la parola italiana “sorriso” usa la locuzione na vòcch a ròis? Voci per Vico, che nasce per dare voce alle tante voci di Vico, non poteva ignorare questa bellissima realtà. Per questo proponiamo uno spettacolo che vuole essere il punto di incontro tra la cultura e la tradizione popolare locale e lo stile più contemporaneo e internazionale che caratterizza gli spettacoli del festival. Quattro poeti garganici, insieme a due attori e sei musicisti vichesi, interpretano il tema del 2018 – l’Amore, nonostante tutto – in una piacevole piece teatrale dove il pubblico sarà parte integrante dello spettacolo, allestito in uno spazio scenico che ricorda una trattoria all’aperto degli anni ’50. 28 LUGLIO – 3 AGOSTO ore 21.30 – 22.00 – 22.30 – 23.00 Palazzo della Bella GIUDA Spettacolo itinerante in 7 quadri Tratto da un testo di Lanza del Vasto rivisitato da Francesco Esposito e Andrea Vivarelli Compagnia Teatro K Regia di Massimo Montagano Scenografia di Soo-Sho Musica di Arvo Part. Quattro spettacoli nella stessa sera, con il pubblico che si sfiora, si incrocia, si scruta. Bisogna avere coraggio di “turbare la gente”. Ma, prima di “turbare la gente”, bisogna turbare, scandalizzare, scardinare la propria coscienza, di chi scrive o rappresenta sulla scena. Giuda è un personaggio appiattito dalla Storia e anche da una parte di gente che crede. “E’ lui il colpevole, è lui il traditore!”. Giuda ha tradito, nessuno può negarlo. Lui è stato il primo a riconoscere il proprio tradimento: “Ho tradito il Sangue innocente!” Nessuno può negarlo. Questo lavoro vuole ridare dignità a un uomo che tradisce per amore e fare intendere che anche Giuda è stato tradito, non da Cristo, ma da un potere sacerdotale e politico del suo tempo. Giuda porta su di sé il peso del suo tradimento. Un traditore tradito, strumentalizzato… e si continua così nella vita di tutti i giorni. Ma la verità delle proprie azioni appartiene ad ogni uomo che crede nella libertà del proprio pensiero. 29 LUGLIO ore 21.30 Palazzo della Bella AMORE VA’ ALL’INFERNO Compagnia di danza Fabula Saltica diretta da Claudio Ronda Coreografie di Vito Alfarano Danzatori: Arianna De Angelis Marocco–Vito Alfarano-Melania Chionna–Federica Iacuzzi. Lo spettacolo nasce come progetto di co-produzione fra l’Associazione Balletto Città di Rovigo e la compagnia AlphaZTL Compagnia d’Arte Dinamica, come nuova tappa di un percorso artistico, iniziato da alcuni anni, che vede la danza svilupparsi anche attraverso argomentazioni legate alle problematiche sociali. Lo spettacolo esplora il tema della violenza contro le donne, una priorità sociale, un problema culturale, che esiste da sempre ma che solo da poco tempo trova uno spazio di discussione. Si articola in tre coreografie: Viola(ta) affronta la difficile riconquista della propria dignità; Malati d’amore trae ispirazione da sguardi e testimonianze dall’interno del carcere; Oltre i confini, calato nel V canto de L’Inferno della Divina Commedia, parla dell’amore passionale, infinito, capace di unire indissolubilmente due anime, tanto da sopravvivere dopo la morte. 31 LUGLIO ore 21.30 Largo Perrillo BATACLAN Voci e musica per ricordare interpretato dal soprano Rosa Ricciotti e dalle Auser Sisters Antonio Montecalvo flauto Regia di Francesco Esposito. Bataclan è uno spettacolo nato nel 2015 in seguito all’attentato alla discoteca Bataclan di Parigi. Andato in scena con grande successo durante la prima edizione del festival, questa volta sarà interpretato non dai giovani – coetanei delle vittime della strage – ma dalle madri, dalle nonne: da quelle donne, insomma, che sono rimaste e piangerli. Bataclan non vuole solo ricordare chi per un assurdo piano di morte è stato allontanato dalla vita terrena con un gesto che di umano non ha nulla. Bataclan vuole essere una riflessione dell’umanità su se stessa con l’ausilio della poesia e della musica, che diventano la chiave di ingresso per un rapporto più intimo col proprio mondo interiore. Dubbi, sensazioni, rimorsi trasportati dalla musica, parlano con la voce e con gli scritti dei poeti e si insinuano lenti e inesorabili nel cervello e nell’anima. 4 Agosto ore 21.30 Palazzo della Bella DUET L’amore, nonostante tutto Musica, parole, danza Manuel Padula sassofono Giovanni Delle Fave fisarmonica Francesco Esposito voce recitante Raffaele Ferrante ballerino Maria Simona Gentile ballerina. La scelta di chiudere il festival con un concerto accompagnato da una voce recitante non è casuale. La musica e la parola vogliono essere l’essenza di questo festival dedicato all’amore: l’amore tra gli esseri umani, l’amore per l’arte, per la musica, per la poesia, per il teatro, ma soprattutto l’amore per questa terra che cerchiamo di far cadere goccia dopo goccia nel cuore di chi ci segue, garganici e non. Nello spettacolo Duet si ritrovano interpreti con percorsi artistici diversi ma uniti da un fine comune: Francesco Esposito (regista, direttore artistico e motore di Voci per Vico) e Manuel Padula, giovane realtà musicale italiana. Ovvero: il presente e il futuro di questo piccolo festival, entrambi animati dall’amore per il Gargano, entrambi legati all’idea che l’arte possa contribuire a cambiare uno stato mentale. Nella musica appassionata di Manuel Padula magistralmente eseguita insieme al fisarmonicista Giovanni Delle Fave, nella profonda ricerca di sonorità oniriche della voce di Francesco Esposito – i suoni del silenzio delle pause, i respiri tra una frase e l’altra – nei passi di danza di due ballerini di tango, si dipana il racconto di ciò che l’amore è… nonostante tutto.